Cinesi in Italia: dalla Sardegna alla Toscana, IVA evasa e lavoro nero

Abbigliamento e calzature cinesi: fatture false in Sardegna, operai in nero e prodotti taroccati in Toscana. La Guardia di Finanza di Sassari ha scoperto una frode al fisco di circa 3,2 milioni di euro, fra azzeramento dei redditi e Iva non pagata, ad opera di otto aziende di abbigliamento e calzature gestite da cinesi. Gli uomini delle Fiamme gialle hanno rilevato che le società inserivano in contabilità fatture false e giustificavano la merce cinese esposta con documentazione falsa, spesso manoscritta, che riportava la ragione sociale di aziende italiane, estranee o addirittura inesistenti. A Campi Bisenzio, invece, la Guardia di Finanza ha scoperto tre capannoni all’interno dei quali c’erano quattro laboratori di abbigliamento e pelletteria gestiti da cinesi e 13 lavoratori in nero (di cui 7 clandestini) su 23. Sono stati denunciati i due datori di lavoro mentre tre delle quattro attività commerciali sono state sospese. Sequestrato anche un immobile con 22 macchinari per la lavorazione di tessuti e 1.300 capi di abbigliamento contraffatti. (mv)

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