Dopo la chiusura a inizio agosto, 43 dipendenti rimasti senza lavoro attendono ancora una soluzione. Sono quelli della Conceria Pegaso di Ponte a Cappiano, che hanno ricevuto l’ultimo stipendio il 10 luglio scorso. Per loro si apre la possibilità del supporto degli ammortizzatori sociali, come riportato dal quotidiano La Nazione. “Il giudice ha autorizzato la procedura a richiedere la Cassa Integrazione per cessazione – ha annunciato l’Assessore al Lavoro della Regione Toscana, Alessandra Nardini –. Un primo passo: la questione poi passerà al Ministero”. In altre parole, solo quando sarà operativo il decreto ministeriale potrà essere fatta richiesta di pagamento diretto del sostegno per la durata di un anno.
La speranza dei 43 dipendenti
La speranza dei 43 dipendenti è che l’azienda trovi un finanziatore che possa far ripartire le attività. “Speriamo che qualcuno rilevi la conceria”, affermato a La Nazione Giuseppa Marcadini, una delle dipendenti della conceria. “Sarebbe davvero la cosa migliore. Sarebbe il più bel regalo di questo 2025 così amaro e difficile. La cosa importante è tornare a lavorare, avere delle sicurezze”.
Tavolo di crisi
In sede regionale è stato da subito attivato un tavolo di crisi con rappresentanti delle istituzioni, sindacati e il curatore fallimentare. “Il curatore ha presentato l’istanza al giudice –precisa l’assessore Nardini – e il giudice, appunto, l’ha autorizzata. Inizia ora un percorso che la Regione monitorerà attentamente per arrivare all’obiettivo il prima possibile“. Nel frattempo, con la crisi attuale, solo sei degli addetti rimasti senza lavoro, hanno trovato una nuova occupazione.
Leggi anche:
