I profitti dell’area pelle cinese nel trimestre gennaio-marzo sono saliti del 19,73%, toccando quota 16,752 miliardi di yuan (2 miliardi di euro). Clia (China Leather Industry Association) ha anche reso noto il dato di marzo: 7,042 miliardi di yuan, pari a 845 milioni di euro, +28.05%. Il calzaturiero assorbe oltre il 41% dell’importo con profitti per quasi 7 miliardi di yuan (838 milioni di euro), +24,41%, mentre il conciario partecipa con oltre il 12% (248,6 milioni di euro) seguito dall’abbigliamento della pelle. Clia ha anche comunicato la scala di produttività per aree in cui Fujian risulta al comando, seguita da Henan, Hebei, Shandong, Zhejiang, Guangdong, Liaoning, Jiangsu, Jiangxi e Sichuan. Diversa la situazione a Xinji, dove la municipalità ha da tempo sospeso la produzione di un numero imprecisato di concerie che non rispettano gli standard ambientali. Il vice sindaco, Wang Tieren, ha assunto la decisione dopo i risultati delle ispezioni condotte a marzo. A chi viola le leggi non verrà concesso di far ripartire la produzione. (pt)
TRENDING