Crisi: MIMIT mette sul tavolo 250 mln per il credito d’imposta

Crisi: MIMIT mette sul tavolo 250 mln per il credito d’imposta

Si è svolto ieri, 22 luglio 2025, alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, l’incontro semestrale del Tavolo Nazionale sul Settore Moda, convocato per affrontare le difficoltà sempre più gravi del comparto. Alla riunione hanno preso parte le principali associazioni di categoria, tra cui Confindustria Accessori Moda e Confindustria Moda, che hanno avanzato proposte concrete per sostenere le imprese. Tra le novità annunciate dal Governo, il MIMIT mette sul tavolo 250 milioni per il credito d’imposta, una misura accolta con favore dalle imprese, ma che dovrà diventare strutturale e realmente accessibile per generare un impatto duraturo.

MIMIT mette sul tavolo 250 milioni

A rappresentare le imprese dell’accessorio moda, la presidente di Confindustria Accessori Moda, Giovanna Ceolini, che ha evidenziato la profondità della crisi in corso, con una flessione del -6,4% del fatturato nel primo trimestre dell’anno e un calo dell’export del -6,5% nei primi due mesi. Ceolini ha chiesto interventi mirati, a partire dalla revisione delle soglie dei mini-contratti di sviluppo. Proponendo un accesso più inclusivo per le piccole imprese. Tra le priorità anche la risoluzione del credito d’imposta 2015–2019, per cui molte aziende si trovano oggi senza liquidità e senza certezze, e un Fondo Speciale Moda, che garantisca fino all’80% degli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità e capitale circolante. L’attenzione si è poi spostata sul tema dell’export penalizzato dal cambio euro/dollaro e sull’inaccessibilità di molte misure governative. Cruciale anche la lotta al lavoro irregolare. Ceolini ha ribadito la necessità di applicare contratti collettivi firmati solo dalle sigle sindacali più rappresentative. Evitando così il dumping contrattuale e valorizzando la legalità lungo tutta la filiera.

 

 

Un piano industriale di lungo termine

Anche Confindustria Moda, con il presidente Luca Sburlati, ha ribadito l’urgenza di una strategia di medio-lungo periodo. Sburlati ha chiesto l’attuazione del Piano Italia per la Moda, l’approvazione del decreto EPR tessile e il rafforzamento degli strumenti di legalità. Positiva l’apertura del Governo su un credito d’imposta strutturale per creatività e sviluppo campionari, purché diventi stabile e con una soglia minima del 10%. Con l’export in calo (-3,3%) e l’import in aumento (+5,6%, +24% dalla Cina), il settore rischia una perdita vicina al 10% della bilancia commerciale nel tessile-abbigliamento. Per Sburlati è fondamentale che le misure coinvolgano anche il commercio e i distretti produttivi.

Foto MIMIT

Leggi anche:

CONTENUTI PREMIUM

Scegli uno dei nostri piani di abbonamento

Vuoi ricevere la nostra newsletter?
iscriviti adesso
×