Distretti toscani in calo nel primo trimestre 2016, ma la moda tiene e la concia cresce del 1,5%

Per la prima volta dal 2009 i distretti tradizionali toscani registrano un calo dell’1,8%, in linea con l’andamento complessivamente negativo dei distretti italiani che nel primo trimestre 2016 segnano un calo generale dello 0,9%. Questo quanto emerge dall’analisi del Monitor dei distretti della Toscana realizzato dalla direzione Studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca CR Firenze. Nell’ambito del sistema moda però il segno è positivo: pelletteria e calzature di Firenze registrano un +4,5% (il miglior primo trimestre di sempre con 35 milioni di euro aggiuntivi di export) e tornano a crescere anche concia e calzature di Santa Croce sull’Arno con un +1,5%. In salita anche tessile e abbigliamento di Prato (+8%), grazie al buon andamento dell’export sul mercato europeo, e l’abbigliamento di Empoli (+4,2%). «Il maggior contributo all’evoluzione delle esportazioni distrettuali – dice il direttore generale di Banca CR Firenze, Pierluigi Monceri – viene ancora dagli Stati Uniti, che continuano a svolgere un ruolo di traino grazie a condizioni di domanda e di cambio favorevoli». Il calo dell’export è invece dovuto al rallentamento di mercati emergenti come Emirati Arabi Uniti, Cina e Repubblica di Corea. (mvg)

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