Da qualche anno l’attualità della filiera della moda non ci annoia. Le crisi si susseguono e si sommano negli effetti, dai colli di bottiglia nella logistica post-Covid all’inflazione, fino alla crisi dei consumi. E, ora, alla Trade War dell’amministrazione Trump. Per questo il numero di maggio del mensile La Conceria si intitola “Il Nuovo Ordine Commerciale”: perché qui proviamo a intendere, parlando con i protagonisti dell’industria, come si sta ristrutturando il business.
La Cover Story
Innanzitutto, nell’approfondimento “La secessione del lusso” analizziamo come la prospettiva di deglobalizzazione in un mercato in ripiegamento minacci di polarizzare ancora di più un alto di gamma già polarizzato. Con “La rivincita del piccolo”, di converso, investighiamo se l’ascesa di brand indipendenti nel premium e nel lusso accessibile rappresenti davvero una risorsa per le imprese manifatturiere. Mentre nel focus “Grandi Chiusure tra tante aperture” ci soffermiamo con Kerry Senior (ICT) e Micaela Topper (ICHSLTA) sulla paradossale situazione della pelle. Mentre nel settore spirano dopo tanti anni tenui venti di liberalizzazioni (in Sud America come in Asia), per ragioni esogene alla concia nuove barriere si ergono proprio sulle rotte più importanti: quelle sui tre lati del triangolo Cina – USA – UE.
Gli altri servizi
Oltre alla cover story sulla Trade War (suscettibile come la filiera agli scossoni che quotidianamente arrivano da Washington) il numero di maggio de La Conceria ospita il servizio “Sì, viaggiare”: la ripresa del turismo aiuta la valigeria? Rispondono Roberto Briccola (Bric’s) e Cristiano Roncato (Valigeria Roncato). Il servizio “Pronti all’imprevedibile” ci aiuta a ripercorrere i momenti salienti della Design Week di Milano. Mentre “Una Questione di Tempo” è dedicato all’Africa: un continente dal potenziale enorme.
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