Goyard e Fauré Le Page si contendono da oltre un decennio un titolo che vale prestigio e identità: quello di pelletteria francese più antica del settore. Come scrive Glitz Paris, la controversia nasce dall’uso da parte di Fauré Le Page della data 1717 nel proprio logo. Scelta che ha spinto Goyard, fondata nel 1792, a rivendicare l’esclusiva storica, visto un periodo di inattività del primo che invaliderebbe il privato. Dopo sentenze contrastanti, la disputa approda ora alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, chiamata a stabilire se un marchio possa legittimamente fondarsi su una genealogia interrotta. Per capire chi può fregiarsi del titolo.
La pelletteria francese più antica
Il rilancio di Fauré Le Page nel 2009, guidato da Augustin Liffort de Buffévent, ha riportato in vita un nome dissolto nel 1992. L’inserimento del 1717 nel logo ha immediatamente provocato la reazione di Goyard, che da sempre si presenta come il più antico fabbricante di bauli francesi. Secondo Goyard, i 17 anni di inattività cancellerebbero la continuità storica, rendendo fuorviante la rivendicazione di tre secoli di esistenza. La maison ha così avviato un’azione legale sostenendo che la data poteva “trarre in inganno il grande pubblico”. Azione legale inizialmente respinta ma poi riaperta, fino alla Corte Europea.
Le premesse
La causa iniziale propendeva verso Fauré Le Page, ma Goyard è riuscita a far riaprire la sentenza rivolgendosi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il 27 novembre l’avvocato generale Nicholas Emiliou ha depositato le sue osservazioni, che sembrano però favorevoli a Fauré Le Page. Secondo la sua analisi, l’indicazione di una data non può di per sé essere considerata ingannevole: ciò che conta è la natura dei prodotti e la titolarità legittima del marchio. Poiché la famiglia Liffort de Buffévent ha acquisito regolarmente il nome dalla precedente proprietà, l’uso del 1717 non viola le regole. La decisione finale spetterà comunque alla Corte e non è prevista prima del 2026, ma l’ago della bilancia sembra già pendere verso Fauré Le Page.
Foto Goyard e Fauré Le Page
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