Il climate change costringe a ripensare le stesse fabbriche

Il climate change costringe a ripensare le stesse fabbriche

Non ci crederete, ma quattro centimetri segnano uno spartiacque epocale. Perché il climate change ha tante influenze sulle attività della moda, come vi raccontiamo sul n. 1 – 2024 del mensile La Conceria, innanzitutto su come sono concepite le stesse fabbriche. I 4 centimetri in questione, dunque, sono quelli che segnano la differenza tra i vecchi discendenti pluviali (dal diametro di 12 centimetri) e quelli che si installano attualmente, dal diametro di 16. C’è bisogno di grondaie dalla maggiore portata per far fronte agli eventi climatici estremi, sempre più frequenti.

 

Il climate change costringe a ripensare le stesse fabbricheIl climate change costringe a ripensare le stesse fabbriche

 

Ripensare le stesse fabbriche

Di pluviali, e non solo, parliamo nell’articolo “È possibile mettere in sicurezza le fabbriche?”. Perché, se l’Italia è sotto la periodica sferza di alluvioni (e, poi, siccità, gelate e altro ancora) va da sé che è necessario ripensare innanzitutto i luoghi in cui si producono gli articoli moda. La questione è ampia quanto l’intero arco delle attività umane, vi raccontiamo sul mensile dal titolo “Gli effetti sulla filiera del cambiamento climatico”. Lo scenario cambia l’attitudine all’acquisto dei consumatori e, quindi, impone la progettazione di accessori diversi.

Clicca qui per leggere È possibile mettere in sicurezza le fabbriche?

Qui per sfogliare il sommario di Gli effetti sulla filiera del cambiamento climatico

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