Le Marche chiedono lo stato di crisi del distretto calzaturiero di Fermo-Macerata. In 30 giorni la risposta del MISE

Il primo passo verso il riconoscimento dello stato di crisi nel distretto calzaturiero marchigiano è stato compiuto. La giunta regionale delle Marche ha approvato l’istanza al MISE per il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa del distretto calzaturiero Fermano-Maceratese. Ora si attenda la risposta del Ministero per lo Sviluppo Economico. Nella proposta inviata a Roma è stata incluso un dossier che fotografa la situazione, l’elenco dei punti di forza e di debolezza del distretto e anche un progetto di riconversione. Il fine è quello di drenare risorse regionali e statali per aiutare il distretto a superare le difficoltà del momento, sia economiche che  derivate dal terremoto. Nei documenti partiti per Roma anche la spiegazione che la crisi non può essere risolta con risorse e strumenti regionali. “Ora la partita passa al MISE, che spero possa accogliere favorevolmente le nostre richieste” ha detto il presidente della provincia di Fermo, Moira Canigola. Soddisfatti anche gli imprenditori calzaturieri locali che avevano proposto l’istanza e si erano mossi in prima persona (anche a Roma) per caldeggiarla. Il MISE dovrebbe esprimersi entro 30 giorni anche se il momento non è favorevole visto che il Ministero è vacante. (mv)

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