Longchamp cresce in Italia: 6 monomarca e 100 negozi. Il fatturato del brand francese tocca i 600 milioni

Da anni è uno dei marchi di borse e accessori più conosciuti in Francia, adesso Longchamp allarga la sua presenza in Italia grazie a un’affinità di gusto, stile e modello di business. Fino a cinque anni fa, il brand fondato dalla famiglia Cassegrain a Parigi nel 1948, aveva solo sfiorato l’Italia: presente in alcuni multimarca e con pochi prodotti. Oggi invece il legame col nostro Paese è cresciuto, la griffe conta 6 boutique a Milano, Firenze, Roma, Venezia, Genova e Portofino, tutte in location prestigiose, oltre alle vendite in circa 100 multimarca di fascia alta. “Cresciamo da cinque anni ininterrottamente e nel 2016 i ricavi sono saliti dell’8,3%: ormai l’Italia è uno dei principali mercati europei per il brand”, racconta Paola Patrone, country manager di Longchamp per l’Italia, a Il Sole 24 Ore. L’azienda nel 2015 aveva raggiunto i 566 milioni di ricavi (in crescita del 14% sul 2014) e nel 2016 dovrebbe aver raggiunto, secondo le stime, un fatturato da quasi 600 milioni di euro, con un export del 70% (in 80 paesi nel mondo). Questo grazie soprattutto al core business di Longchamp, le borse e gli accessori made in France, ma anche il pret-à-porter, fatto tutto in Italia, e le calzature al 90% made in Italy. La pelle rappresenta una chiave del successo del brand: il best seller di Longchamp è Le Pliage, borsa pieghevole lanciata nel 1993 in tela e dal 2012 prodotta anche in diversi pellami, colori e misure. “Il prezzo (si parte da 80 euro, ndr) la rende un ottimo modo per entrare nel mondo Longchamp. Siamo però percepiti come un vero brand di lusso accessibile e con un forte know how nella lavorazione e nella scelta dei pellami – ricorda Patrone– Tra i best seller nell’abbigliamento non a caso ci sono le giacche e i pantaloni in pelle; per le borse, a seconda della dimensione e del materiale, anche Longchamp ha prodotti da migliaia di euro”. (mvg)

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