Lusso, in Cina si mette male: il calo della scarpa affossa Tod’s e Ferragamo, gli accessori salvano Kering e LVMH

Nuovi segnali sul rallentamento del mercato cinese. Dopo i dati di Nikkei Asian Review di cui vi avevamo parlato a novembre ora è la banca d’affari newyorchese Morgan Stanley a rivedere le proprie previsioni sull’andamento di Pechino nei prossimi dodici mesi rispetto al periodo 2012-2018: la crescita continuerà, ma a una velocità inferiore rispetto al low-double digit registrato in quei sette anni d’oro. Secondo l’istituto finanziario dovrebbero calare soprattutto i mercati più tradizionali come quello delle calzature, dell’abbigliamento maschile e quello degli orologi. Per le tre categorie sarebbero previste vendite e margini in diminuzione di una percentuale compresa fra il 10 e il 20% rispetto al precedente periodo considerato, perché rivolte a una fascia di clienti meno giovane e meno attenta alla moda. Infatti, rovesciando lo sguardo, a tenere e in alcuni casi anche a continuare a crescere con forza dovrebbero essere quei settori cui si rivolge l’attenzione dei ragazzi e delle donne. Su tutti gli accessori, per cui Morgan Stanley ipotizza crescite a velocità doppia rispetto al resto dei beni di lusso. Immaginando dunque rallentamenti per calzature, abbigliamento maschile e orologi, l’istituto finanziario stima fatturati e margini ridotti per brand come Tod’s, Salvatore Ferragamo, Hugo Boss e Swatch mentre a positivi dovrebbero essere gli andamenti di LVMH, Kering, Prada ed Hermès.

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