Natuzzi chiude l’ultimo trimestre 2018 in area negativa: “Ma continuiamo a investire nel retail”. Tensione tra i sindacati

Giorni di lavoro intenso tra Milano e Santeramo per il Gruppo Natuzzi, che al Salone del Mobile ha di fatto iniziato i festeggiamenti dei suoi 60 anni di attività. Nel 1959 infatti Pasquale Natuzzi dette il via alla grande scommessa del mobile imbottito pugliese che ha conquistato il mondo. Oggi suo figlio, Pasquale Natuzzi Junior, mette la sua firma su una collezione ad alto tasso di sostenibilità: per mobili e divani colle senza formaldeide, legno certificato e finiture con cere naturali, senza perdere il tocco glamour. Il concept Madre Terra ha visto al Salone del Mobile l’esposizione di Ergo, la zona notte creata dal designer Ross Lovergrove, mentre Marcel Wanders ha creato per Natuzzi la nuova collezione Dandy, dove spicca l’uso della pelle negli sgabelli bar. Mauro Lipparini, Enrique Marti e Bernhardt & Vella completano l’asset dei designer coinvolti da Natuzzi per questa collezione, che riparte dai materiali e che punta ad unire soluzioni innovative d’arredo e rispetto ambientale.
I conti
Sul fronte finanziario Natuzzi nei giorni scorsi ha approvato il rendiconto preliminare del quarto trimestre 2018, realizzato con gli standard internazionali IFRS: il segno meno è sui 25,5 milioni di euro relativo al risultato operativo 2018 mentre c’è un utile netto d’esercizio di 33 milioni di euro. I ricavi consolidati del quarto trimestre del 2018 sono stati di 115,2 milioni di euro, in calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Il fatturato del mobile imbottito e degli arredi è stato di 110,4 milioni di euro, in calo del 2,5%. Il risultato del decremento del 4,9% delle vendite nette relative al mobile imbottito (96,5 milioni di euro), è stato parzialmente compensato dal +18,4% di incremento delle vendite di arredi (13,9 milioni di euro). La perdita operativa dell’intero Gruppo Natuzzi si attesta a 2 milioni di euro nel quarto trimestre 2018. “Continueremo con le nostre strategie di vendita al dettaglio nel 2019 – spiega il CEO Pasquale Natuzzi in una nota del Gruppo –, ma ci sarà un cambiamento significativo nelle organizzazioni delle nostre operazioni industriali italiane che inizieranno a ridurre i costi di produzione a partire dal secondo trimestre del 2019. Continueremo a concentrarci sulla supply chain, visto che i miglioramenti sul fronte dell’efficienza sono visibili già nel quarto trimestre del 2018”.
Il tavolo
Resta caldo quindi il fronte dei rapporti con gli operai del Gruppo Natuzzi: c’è una fase di stallo sugli ammortizzatori sociali e soprattutto sulla firma del contratto di sviluppo con Invitalia per il rilancio delle attività nel distretto del mobile imbottito murgiano. Questioni che andavano chiuse entro marzo 2019 e che invece si trascinano. I sindacati chiedono risposte ministeriali per Pasqua, ma sono pronti ad una manifestazione al MISE per il 3 maggio, all’indomani del consiglio d’amministrazione del Gruppo Natuzzi. (aa)

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