Pakistan, crollano i prezzi della materia prima. I grezzisti: “I conciatori fanno cartello”; la risposta: “Il mercato è fermo”

Di certo c’è che il mercato delle pelli grezze in Pakistan è crollato. A settimane di distanza dalla Festa del Sacrificio, l’evento in cui secondo la stampa locale si gioca il 40% del mercato annuo della materia prima conciaria, l’unico verdetto sicuro è che le transazioni sono ferme al palo, mentre i prezzi medi sono scesi per tutte le tipologie: del 30% per la capra, del 40% per la pecora e del 23% per le bovine. Un crollo verticale su base annua, notano i media, che si inserisce in un trend di calo iniziato nel 2012. Sulla responsabilità, però, è scontro tra i vari settori della filiera della pelle. I grezzisti, senza tanti fronzoli, se la prendono con i conciatori: sarebbero loro ad aver fatto cartello per imporre l’abbassamento dei prezzi. Gli imprenditori e l’associazione di riferimento (PTA), dal canto loro, si difendono: il settore è in difficoltà, schiacciato tra la concorrenza dei competitor regionali e dei propri mercati di riferimento. Non è colpa loro, insomma, se non hanno da spendere per le pelli grezze.

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