Quando per il lusso si fanno guai: sacerdote russo punito per i vizi griffati, inglese risarcisce la Giustizia con le sue sneaker

Cosa hanno in comune un detenuto inglese e un prete russo? La pelle e la passione per il lusso. Siamo a Tver, città della Russia europea centrale, importante per la chiesa ortodossa russa. In questa città vive il sacerdote Vyacheslav Baskakov (nella foto a sinistra), che ha avuto la pessima idea di rendere pubblica la propria passione per il lusso, pubblicando su Instagram foto in cui sfoggia scarpe Gucci, slipper e borse di Louis Vuitton, valigie e ombrelli griffati. Sono arrivate piogge di critiche, il prete ha chiuso l’account e chiesto scusa, ma non ha così evitato l’azione disciplinare della chiesa ortodossa russa per comportamento immodesto. “Ho cercato di essere una persona moderna e aperta, per questo era mia abitudine postare sui social tutto quello che ritenevo piacevole. La mia era una battaglia per la libertà” ha scritto il sacerdote in una lettera pubblicata sui media del Paese. È curioso che a punirlo sarà il capo della Chiesa ortodossa, il patriarca Kirill, che nel 2012 fu fotografato con un orologio da circa 30.000 dollari al polso: non proprio un esempio di modestia. In Inghilterra, intanto, il 22enne Isaiah HansonFrost è stato condannato a sei anni di carcere per aver sparato contro un’auto. La polizia nel Gloucestershire ha intenzione di mettere all’asta la sua collezione di luxury sneaker, 55 paia tra cui Christian Louboutin, Gucci, Louis Vuitton, Valentino, Balenciaga, Jimmy Choo, anche l’emergente Giacomorelli e almeno 5 paia di Giuseppe Zanotti, il cui valore complessivo stimato è di circa 18.500 sterline (in foto, il bottino una volta sequestrato). I soldi raccolti andranno a finanziare le iniziative di prevenzione della criminalità. Il giovane sarà obbligato ad andare in giro scalzo? No: il giudice gli ha permesso di tenere le sneaker che hanno un prezzo inferiore a 100 sterline. (mv)

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