Toscana, dopo 11 giorni in Rianimazione è morto il calzaturiere Loreno Martini. Il sospetto: aggredito per il rolex

Loreno Martini non ce l’ha fatta. L’imprenditore toscano, per anni alla guida del rinomato marchio calzaturiero “Franco Martini” di Cigoli di San Miniato (Pisa), è deceduto il 30 settembre in seguito ai traumi riportati lo scorso 19 settembre. Undici giorni d’agonia che l’imprenditore 77enne ha trascorso all’ospedale di Livorno dopo il trasferimento dal nosocomio di Cecina. Secondo le ricostruzioni, quel giorno Martini (nella foto) stava lavorando alla siepe di villa Querci, dove viveva con la moglie Visma Giuntoli, sul lato che dà verso la strada. Verso le 12 la donna era entrata in casa per preparare il pranzo ma non vedendo rientrare il marito dopo una quarantina di minuti si è preoccupata ed è uscita a cercarlo. Lì la drammatica scoperta: l’uomo era riverso a terra, in una pozza di sangue. Immediati i soccorsi e le cure all’ospedale, ma Martini non ce l’ha fatta. Le date delle esequie non sono ancora state fissate in quanto mercoledì il corpo dell’imprenditore sarà sottoposto ad autopsia per accertare le cause del decesso e, in particolare, la compatibilità dei traumi riportati con una caduta dalla scala o con un’eventuale aggressione. I familiari di Martini sostengono infatti che l’uomo avesse al polso un Rolex d’oro, che ora pare non si trovi più. Per il furto di quel prezioso orologio, è quindi l’ipotesi, l’uomo sarebbe stato selvaggiamente massacrato. Intanto intorno alla famiglia Martini si è stretto tutto il paese di Castiglioncello e il mondo imprenditoriale toscano. Loreno era infatti molto conosciuto, avendo portato al successo il brand di famiglia insieme al fratello Luigi e al cugino Franco, cedendo poi la gestione alla seconda generazione. L’azienda era arrivata a impiegare direttamente 50 dipendenti, a cui se ne aggiungevano altri 150 dell’indotto, e ad annoverare clienti prestigiosi anche in Giappone e Cina. Nel 2012, però, la crisi costrinse a chiudere la produzione anche se i prodotti sono ancora commercializzati mentre il marchio risulta in vendita. (art / foto da Facebook)

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