Secondo trimestre faticoso per Neiman Marcus

Anche Neiman Marcus, al pari dei grandi retailer del lusso (Nordstrom, Bloomingdale’s e Saks Fifth Avenue), registra dati in retromarcia, com’è avvenuto per quelli del bilancio del secondo trimestre fiscale, chiuso il 30 gennaio. I profitti (7,9 milioni di dollari) sono in calo del 71,6% (ebitda 183 milioni a fronte dei 205 milioni del Q2 2015). L’azienda con base a Dallas comunica che nel periodo le vendite online toccano il 30%, ma il costo delle spedizioni legato alle restituzioni dei prodotti indesiderati influisce sui profitti. I ricavi ammontano a 1,49 miliardi (-2,4% sull’analogo quarto del 2015), ma il management nota che il magazzino rileva sensibili miglioramenti. Per il ceo Karen Katz, “il calo del 2,4 non è il 5,6 del primo trimestre”. I brand che non soffrono la crisi sembrano essere Chloé, Givenchy, Valentino, Tom Ford, Canada Goose e Moncler, “ma potrei citarne mezza dozzina che accusano un forte stallo” ha concluso Katz. (pt)

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