Troppo delicato per essere in esposizione permanente, a Belgrado il Vangelo in pelle su cui si fonda la civiltà serba

In Serbia la pelle custodisce la storia. Risalente al secolo XIl, il Vangelo di Miroslav rappresenta uno dei più antichi documenti manoscritti in cirillico ed è pronto a tornare in vetrina. Il volume è composto da 362 pagine decorate in pergamena, supporto scrittorio ricavato dalla pelle ovina, ed entrambe le sue copertine sono in cuoio. Queste ultime, però, sarebbero più recenti. Il Vangelo di Miroslav venne commissionato nel 1186 dall’omonimo sovrano di Hum e dal fratello Stefan Nemanja, grande principe di Raska. Il rivestimento esterno invece sarebbe stato sostituito nel XIV secolo e secondo gli studiosi apparteneva in origine a un altro manoscritto. Considerato un capolavoro di illustrazione e calligrafia, il volume è stato dichiarato bene culturale di grande importanza nel 1979 e successivamente, nel 2015, incluso nella lista UNESCO Memory of the World. Oggi il volume è pronto a tornare tra la gente: verrà messo in mostra per dieci sabato all’anno al Museo Nazionale Serbo di Belgrado, ma non di più. Secondo gli esperti di restauro della Biblioteca nazionale, infatti, il Vangelo di Miroslav non può essere esposto per un tempo maggiore. (art) (foto da blic.rs)

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