Turchia, concerie in ginocchio

Turkish Exporters Assembly (Tim) annuncia il taglio di produzione effettuato nei distretti conciari di Gerede, Bor e Bursa. Secondo Tim, il settore in Turchia sta perdendo la battaglia contro l’inflazione, ma soprattutto col crescente aumento del prezzo delle pelli grezze. Le tre aree sono state costrette a rallentare la produzione di febbraio fino al 50%: “La situazione verrà riconsiderata a maggio e la produzione ripresa se le condizioni del grezzo lo consentiranno”. In aggiunta, la lira turca ha perduto il 10% del valore nel periodo gennaio-febbraio e se questo è appetibile per l’export, gioca un ruolo contrario per costi di importazione dei materiali, incrementati fino al 30%. Nel frattempo, piove sul bagnato. L’associazione dei calzaturieri ha reso noto che le temperature invernali superiori alla media hanno messo in ginocchio le vendite: “Alcuni dettaglianti stanno fronteggiando una crisi storica e il clima causerà la chiusura di alcuni dei nostri manifatturieri”. (pt)

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