Non c’è impresa senza cultura e non c’è cultura senza impresa. Non c’è futuro senza il rispetto della propria storia. Quindi, non c’è Made in Italy senza la consapevolezza attiva di tutte queste connessioni. Parte da qui – per muoversi su più livelli e gradi di intensità– il viaggio che UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle hanno intrapreso nel 2008 per affiancare e sostenere il Parco Archeologico di Pompei nel restauro e nella riapertura al pubblico della Conceria rinvenuta nel 1873 nella Regio I degli scavi.
Il libro che racconta tutto della Conceria di Pompei
Un vero e proprio monumento all’arte della concia che oggi – dopo la riapertura al pubblico di giugno 2023, è protagonista di un libro di grande formato che ne racconta tutto. Ma proprio tutto. I dettagli della scoperta e ogni caratteristica strutturale. Ogni analisi archeologica che ne ha approfondito l’identità in questi ultimi 150 anni. Tutti gli interventi pianificati per porla nella condizione di diventare un museo diffuso della concia all’interno degli scavi di Pompei. I fattori che fanno di questo restauro un caso unico di collaborazione tra pubblico e privato per quanto riguarda Pompei.
Un viaggio di ricerca
Coordinato e realizzato in ogni sua parte (fotografica, testuale, grafica) da un team di lavoro interno a UNIC e alla nostra redazione, La Conceria di Pompei è un volume diviso in due parti. La prima parte si compone di tre capitoli che, come cerchi concentrici, partono dal racconto di quanto accaduto nel 79 dopo Cristo a Pompei. Poi stringono il cerchio sul ritrovamento della conceria. Per entrare poi nei dettagli degli ultimi interventi di recupero e valorizzazione finanziati da UNIC e Lineapelle. Un entusiasmante viaggio di ricerca, prima ancora che di scrittura. Un lavoro che ha portato alla luce una lunga serie di caratteristiche di questa struttura che ne fanno un esempio di modernità manifatturiera dal punto di vista archeologico. La seconda parte è, invece, un lungo ed emozionante reportage fotografico che, vano per vano, vasca di concia per vasca di concia, quasi pietra per pietra, testimonia l’identità attuale della conceria, dopo la riapertura al pubblico avvenuta due anni fa.
Onorare le nostre radici
“Pompei non è solo una testimonianza del passato, ma un luogo vivo, che appartiene al presente e al domani – scrive nella sua introduzione Gianni Russo (presidente Lineapelle e, quando fu presidente UNIC, grande sostenitore del restauro) -. È proprio questa consapevolezza, unita alla volontà di preservare e trasmettere il valore della nostra storia, che ha guidato l’impegno dei conciatori italiani nel restauro dell’antica conceria. Aderimmo con convinzione e senza esitazioni, riconoscendovi un dovere profondo: onorare le radici più antiche del nostro mestiere“.
Investire sul futuro
“Crediamo fermamente nel valore di questo progetto – continua Russo -, che non è solo un’iniziativa di promozione in grado di scuotere culturalmente la nostra filiera e i nostri clienti, ma anche un’opportunità formativa a più livelli. Soprattutto, è un’azione dal forte valore simbolico: un’associazione di categoria – un gruppo di privati – che non si limita a sostenere economicamente un restauro, ma che ne segue ogni fase, anno dopo anno, diventandone custode rappresenta un vero esempio per il mondo imprenditoriale e culturale”. Questo, conclude Russo, è “un restauro che celebriamo perché ci ha dato ancor più certezza che investire nella cultura significa investire sul futuro”.
Doppia edizione
Il restauro della “conceria della Regio I, nella sua attuale unicità – spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – rappresenta un caso esemplare. Il suo restauro, infatti, esprime un’importante volontà di condivisione dei saperi artigiani legati alla raccolta e alla trasformazione della pelle, ma, allo stesso tempo, cambia la dinamica di fruizione dello spazio, offrendosi a una nuova modalità di lettura e valorizzazione di un patrimonio archeologico così vasto e complesso come quello di Pompei”.
Il volume La Conceria di Pompei è pubblicato in una doppia edizione limitata. Una in lingua italiana e una lingua inglese. È possibile sfogliarlo e leggerlo online cliccando i link qui sotto.
Per la versione italiana cliccate qui.
Per la versione inglese cliccate qui.
Buona lettura.
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