Succedono un po’ di cose sui mercati asiatici (e digitali)

Succedono un po’ di cose sui mercati asiatici (e digitali)

Strategie di distribuzione. Iniziative di brand extension verso il virtuale. Arte e (buffo) attivismo. Ne succedono di cose sui mercati asiatici e su quelli immateriali (ma carichi di valore simbolico) del metaverso. La rassegna stampa della settimana regala spunti sulle tattiche della stella appannata di Alibaba e di rilancio di John Richmond. Ma anche un kimono in pelle e NFT polemicamente in pelliccia.

Consigli di lettura:

  • È sui mercati asiatici del sud est che Alibaba gioca la sua partita. Il colosso dell’e-commerce soffre un generale rallentamento del mercato, spiega Financial Time. Al quale reagisce puntando su Paesi come Pakistan, Bangladesh e Indonesia;

 

 

  • È una curiosità, ma vale la pena menzionarla. Come racconta My Modern Met, l’artista giapponese Tomoe Shinohara ha realizzato un kimono con ritagli di pelle. Il capo d’abbigliamento non è solo un tributo all’indumento tradizionale, ma anche (nel pattern della sua fantasia) al paesaggio montuoso nipponico;
  • Tornando a fatti di business, i vertici del gruppo ARAV spiegano a L’Economia de Il Corriere della Sera che nelle strategie di John Richmond c’è anche il Metaverso. La casa di moda esordirà con NFT realizzati in collaborazione con i fondatori della criptomoneta Shiba Inu;
  • Giacché ci troviamo a parlare di NFT, tanto vale chiudere la rassegna raccontando come un certo animalismo abbia ormai fatto il suo approdo anche nel Metaverso. Già perché l’International Antifur Coalition ha presentato una collezione di quattro capi, il cui aspetto (digitale) è in pelliccia. Il fatto, sono convinti, dovrebbe sensibilizzare il pubblico. Contenti loro.

 

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