Un’intensa storia di vita che “ha lasciato un’impronta indelebile nel settore conciario italiano”. Un libro ripercorre le tappe delle attività, come conciatore e come uomo, di Attilio Gronchi, imprenditore toscano di grande visione e talento, scomparso nel 2013 all’età di 67 anni. Gronchi ha fondato negli anni ’70 Conceria Samanta di Ponte A Egola (San Miniato). Si è molto dedicato anche all’associazionismo. Per oltre dieci anni (fino al 2000) è stato presidente del Consorzio Cuoiodepur, così come presidente del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola e Consigliere di Amministrazione di UNIC – Concerie Italiane (dal 2005 al 2012).
Il libro
Il volume “Attilio Gronchi, il coraggio dell’imprenditore” è a cura di Milena Paolini, Angelo Borrini e Daniela Carlotti (Carmignani Editrice). Lo hanno presentato il 29 novembre nella Sala delle Sette Virtù del Palazzo Comunale di San Miniato in presenza della famiglia e degli amici, oltre che del sindaco Simone Giglioli e della figlia Azzurra Gronchi, oggi presidente della Fondazione San Miniato Promozione. Il libro ripercorre le tappe più importanti della vita dell’imprenditore. Un percorso, sempre condiviso con la moglie Emanuela, che si snoda tra innumerevoli progetti che hanno accompagnato lo sviluppo della sua azienda, ma anche dell’intero Comprensorio del Cuoio. L’imprenditore, visionario e di grande intuito, aveva saputo cogliere le esigenze di mercato, investendo con lungimiranza e coraggio in innovazione e sostenibilità.
La passione equestre
Le grandi capacità di Gronchi come uomo d’affari e le tante responsabilità a livello associativo non gli hanno impedito di portare avanti la vita personale e le passioni. Negli anni l’imprenditore aveva costruito una famiglia e ai suoi figli, Jacopo e Azzurra, aveva da sempre trasmesso il suo amore per i cavalli. Si era dedicato a competizioni ippiche fin dalla gioventù, fino a diventare un gentleman driver, un ruolo che ricoperto con grande dedizione. Nel corso degli anni, oltre ad avere un suo allevamento (tutt’ora attivo a Valle Azzurra), era anche diventato gestore dell’Ippodromo del Visarno a Firenze.
Le testimonianze
L’ultima parte del libro raccoglie le testimonianze di personalità del mondo conciario e ippico, amici e collaboratori che hanno affiancato Attilio Gronchi nelle tante attività che lo hanno visto protagonista. Sia di un intenso periodo di sviluppo del comparto pelle, sia dei suoi tanti successi nell’universo equestre. Ognuno di loro ha voluto lasciare un ricordo esprimendo profonda stima e ammirazione. (mvg)
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