Alibaba per i brand italiani è “l’unico canale per vendere in Cina”

Che cos’è, come funziona e, soprattutto, che numeri macina Alibaba. Christina Fontana, business development director di Alibaba Italia, lo ha spiegato nel corso di un evento organizzato presso la sede milanese del colosso cinese dell’e-commerce. Perché L’ultimo esercizio registra un volume d’affari di 853 miliardi di dollari (+51%) per un totale di circa 100 milioni di utenti. “Perché le aziende italiane devono investire da noi? – è la domanda retorica di Fontana – Perché è l’unico canale per vendere in Cina”.

L’identikit del consumatore
“Il consumatore cinese è fondamentale per qualsiasi brand italiano, perché ha un forte potere economico e compra di tutto, soprattutto in modo diversificato – sono le parole della manager Alibaba riprese da MFF –. È più giovane di 10 anni rispetto al consumatore occidentale, ha un’età media che si aggira intorno ai 28 anni, vive fuori dai grandi centri, fa acquisti in prevalenza con lo smartphone ed è appassionato di prodotti made in Italy”. E in che modo acquistano? “In Cina c’è già il 5G – continua Fontana – e mentre si guarda il video di una sfilata, in contemporanea si può acquistare online grazie alle tecnologie picture-in-picture”.

Per il lusso c’è Tmall
“Il consumatore cinese preferisce acquistare su Tmall e non sul sito ufficiale del brand, perché sulla nostra piattaforma è possibile visualizzare i commenti dei consumatori, nonché chattare con il costumer care”, riporta Forbes Italia. Su Tmall i marchi del lusso hanno la possibilità, ha rassicurato Fontana, di gestire direttamente il proprio store e decidere la tipologia di prodotto da mettere in vendita e a quale prezzo.

Costi
Approdare su Alibaba ha dei costi. Fontana spiega quali: “Un contratto che si rinnova annualmente con un costo base di circa 8.000 euro, rimborsati tagliando un determinato traguardo commerciale, e con commissioni sulle operazioni commerciali comprese tra l’1,5 e il 5% a seconda delle categorie merceologiche. A questo bisogna poi aggiungere 20.000 euro circa di deposito per aprire il conto Alipay con il quale avvengono le transazioni”.

Niente paura contraffazione
“Si opera in un ambiente che ha lavorato molto contro la contraffazione – rassicura la business development director di Alibaba Italia –. Su Tmall ci sono praticamente solo produttori, oltre un centinaio tra i luxury brand. Compresi quelli del gruppo Kering, con il quale eravamo in causa proprio per una questione di prodotti falsi, e questo secondo me è il risultato di un lavoro importante e riuscito”. (mv)

 

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