Le frontiere dell’e-commerce: il gruppo YNAP esplora il retail fisico a New Yorlk, boom del digitale in Cina

Solo 4 giorni. Il pop-up store del portale TheOutnet (gruppo YNAP) apre domani i battenti a New York, al civico 80 di Washington Square. La campagna natalizia nella Grande Mela sarà da guerra lampo: influencer e clienti di fascia top saranno invitati a TheOutnet in Residence per un confronto rapido e, si augura, tempestivo, sulla stagione festiva in avvicinamento. Se il gruppo del ceo Federico Marchetti (nella foto) dal digitale esplora negli States il retail fisico, i dati dicono che in Cina l’interscambio online fattura alla grande. Secondo i dati resi noti in un recente convegno sull’e-commerce tenutosi a Shanghai, nel 2016 le transazioni import-export realizzate tramite commercio online tra la Cina e i Paesi esteri hanno toccato un controvalore pari a 6,7 trilioni di yuan, ovvero 870 miliardi di euro. Tale cifra viene stimata in crescita anche per l’anno in corso, sino a toccare gli 8,8 trilioni di yuan nel 2018 (1,14 trilioni di euro). I maggiori utilizzatori dello shopping online si confermano essere i nati negli anni ‘80, che hanno coperto il 59% degli ordinativi effettuati lo scorso anno; seguono i nati negli anni ‘90 con il 23% e infine quelli nati negli anni ‘70 con il 14,4%. La maggioranza di chi effettua acquisti via web ha un livello di educazione medio-alto, è sposato ed ha uno o più figli. Quali sono stati negli anni 2016 e 2017 i prodotti più acquistati online in Cina? Nell’ordine figurano cosmetici, prodotti per neonati, scarpe, abbigliamento, prodotti per la salute, accessori, borse. Tra le città più attive nel comprare articoli via web, al primo posto c’è Shanghai con l’11,9% del numero totale di acquirenti cinesi sul web; seguono Pechino con l’11,1% e Hangzhou con il 3,8%. (ap/rp)

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