UK, tra 10 anni il 53% delle vendite sarà online: la moda è avvisata

Entro il 2028 il 53% delle vendite retail del Regno Unito arriverà dal web. Oggi questa percentuale è ferma al 19,2%. Secondo il rapporto Digital Tipping Point (commissionato dallo studio legale Womble Bond Dickinson ed effettuato da Retail Economics), lo sviluppo avrà tre principali driver di crescita: il cambiamento demografico della popolazione inglese; lo sviluppo di consegne a domicilio più veloci e più economiche; la diminuzione dei negozi fisici. L’incognita è rappresentata dalla sicurezza dei dati.

Demografia
Tra 10 anni, la Generazione Z e i Millennials rappresenteranno la metà dei consumatori adulti (rispetto all’attuale 39%), per cui le loro abitudini di acquisto (prevalentemente digitali) diventeranno dominanti. Dividendo i consumatori in classi di età, il rapporto ha rilevato che, attualmente, quelli di età compresa tra 25 e 34 sono i big spender online per l’abbigliamento (35,7%), mentre quelli tra i 45 e i 54 anni rappresentano la categoria che spende di più sul web per le calzature (35,1%).

Consegne
Il fattore logistico è, forse, il driver più esplosivo della rapida ascesa dello shopping online: spese di spedizione meno onerose (47%), più veloci (26%) e resi più facili (26%). Soprattutto quest’ultima categoria, al centro dei bilanci e della strategia attuale degli e-tailer, è ritenuta una chiave per intercettare il favore della Gen Z (28%) e dei Millennials (30%).

Meno store fisici
La tendenza è già in atto da 5 anni e non si fermerà. Il 10% dei consumatori ha dichiarato che acquisterà meno nei negozi fisici nei prossimi 12 mesi. Secondo il rapporto DTP la domanda di immobili commerciali è al minimo dal 2007.

La preoccupazione principale
Tra le sfide che l’online dovrà affrontare c’è la crescente esigenza da parte dei consumatori di proteggere i propri dati personali. Più di un quarto degli intervistati ha preso provvedimenti per limitare la quantità di dati condivisi con le aziende.

Il commento
“Non è esagerato affermare che l’industria al dettaglio stia attraversando un periodo di cambiamenti senza precedenti” spiega Richard Lim di Retail Economics. “I rivenditori di successo hanno sempre dovuto reinventarsi per rimanere al passo. Tuttavia, il ritmo del cambiamento si rivelerà inevitabilmente troppo veloce per molti, nonostante la rivoluzione del retail digitale sia appena iniziata”. (mv)

Foto Shutterstock

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