Vendevano borse false per vere, bufera su due famosi siti cinesi di e-commerce

Ha un nome francese, “Belle Boutique”, la società intermediaria della provincia nord-orientale dello Hebei che, dopo un’accurata indagine, è stata accusata di aver fornito prodotti di lusso contraffatti a due tra i più cliccati siti cinesi di e-commerce, JD.com e jumei.com. Borse e accessori di Armani, Hermès, Burberry erano in realtà dei falsi “made in China”, per cui è stato immediato il blocco dello spazio web concesso alla società intermediaria da parte di JD.com e jumei.com. Al momento dell’accordo con i due giganti dell’e-commerce, la ditta in questione aveva presentato documenti che garantivano il permesso di svolgere l’attività di vendita per articoli di lusso. L’impatto sui titoli dei siti quotati alla Borsa di New York è stato negativo, con un calo immediato del 5%. I responsabili dei siti web si sono scusati con i clienti, garantendo loro la pronta sostituzione dei prodotti acquistati. L’ennesima truffa potrebbe far diminuire la fiducia dei consumatori cinesi del lusso nei confronti del commercio on line, il cui fatturato 2014 è previsto di 27,43 miliardi di yuan (3,3 miliardi di euro) contro i 20,82 miliardi (2,5 miliardi di euro) del 2013. (ap)

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