Con la qualità dell’offerta, con gli investimenti nel prodotto, con l’ampliamento dei servizi. Già il primo giorno di Lineapelle 106 (23-25 settembre), ve lo abbiamo raccontato, ha restituito l’immagine di un’industria della pelle e dei materiali per la moda pronta con la proposta a scuotere il mercato. Che rimane, però, in attesa della ripartenza, in molti aspetti legata a fattori esterni all’industria stessa del fashion. Il traffico di un pubblico di qualità nei corridoi di Fieramilano Rho conferma la sensazione: tutti aspettano schiarite dal mercato.
In attesa della ripartenza
Il fenomeno è trasversale ai segmenti e alle destinazioni d’uso. “A Lineapelle proseguiamo il lavoro di relazione con i clienti – racconta Antonio De Michele, presidente del CdA della conceria Dean – che sono, però, su posizioni di attesa, tra cambi alla guida stilistica, ai vertici delle aziende, e alla luce di una domanda che resta debole”. “L’attenzione resta sui brand francesi e italiani – gli fa eco Alessandro Maffei di conceria Carisma –. Altri mercati, come l’americano, che pur vive un momento positivo in alcuni marchi, restano di nicchia. Continuiamo a investire, lamentarsi non serve”. “Cosa chiedono i clienti? Prezzo, servizio e serietà – risponde Fabio Gazzarrini di conceria Gi.Elle.Emme –. È fondamentale la continuità del prodotto in termini di qualità, dimostrarsi un fornitore affidabile”.
Proposte e stimoli
“Il mercato cerca novità: vuole impressionare – commenta Gabriel Friedman, Classic Leather Italia –. A parte poche griffe che si possono permettere di vendere le stesse borse senza problemi, gli altri non vogliono più il classico: cercano lo stupore. Quindi noi facciamo molta ricerca e sperimentazione”. “Cerchiamo sempre di migliorarci – aggiunge Umberto Vignola di conceria Vignola –. I referenti degli uffici stile passano e cercano sempre qualcosa di nuovo. Fondamentale è che i brand del lusso tengano: se ci riescono anche vendono noi possiamo resistere”. “Abbiamo avuto tanta affluenza, soprattutto dagli Stati Uniti – osserva Giuseppe De Maio di DMD Solofra –, meno dall’Europa continentale, con un interesse vivace sia dalla calzatura che dalla pelletteria”. Presto, però, per cantare vittoria. “Il riscontro lo avremo tra qualche mese – conclude –. Visto lo storico recente è da verificare la conversione dell’interesse di questi giorni in ordini”. (aa/dc/mvg/rp)
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