Fiere: poche aspettative a Düsseldorf per GDS, trasferta a Tokyo per Shoes from Italy, al via anche Parigi

Oggi è iniziata GDS Düsseldorf, alla quale partecipano circa 500 brand, di questi sono una sessantina quelli italiani. Questa edizione fa da spartiacque tra il vecchio format e la rivoluzione in programma a settembre con nuova data e nuova location. Sara Galli del calzaturificio Brunate di Lomazzo (Como) non ha particolari aspettative ma “solo curiosità per vedere le reazioni dei clienti su questo grande cambiamento che si appresta a compiere GDS dopo oltre 30 anni!”. Anche Federico Bellò (calzaturificio Bellò di Vigonovo, Venezia) ha poche speranze: “La fiera è diventata sempre meno attrattiva per i clienti e di conseguenza anche per noi. Riceveremo comunque informazioni sulla collezione che ci serviranno per aggiustare o confermare ciò che abbiamo presentato”. Per Emanuele Fabi di Fabi di Monte San Giusto (Macerata), “il salone è un antipasto di theMicam, interessante e indicativo dell’orientamento dei buyers europei. Con il marchio Barracuda stiamo lavorando con grande continuità in Germania, Belgio, Olanda ma la GDS rappresenta una fiera importante per entrambi i marchi di famiglia”. Scarpa italiana protagonista anche alla Belle Salle Shibuya Garden di Tokyo, dove oggi si è aperta “Shoes from Italy”. Circa 50 le aziende calzaturiere italiane presenti, che attendono la visita di oltre 1.500 operatori del settore. Sul dato complessivo dell’import giapponese di calzature in pelle, relativo al primo semestre 2016, il made in Italy ha una quota del 41,4% per le scarpe da donna e del 25,6% per quelle da uomo. Al via a Parigi anche Première Vision, sette saloni della fornitura per il fashion system, ai quali sono presenti 1.678 espositori. (mv)

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