Tra i relatori ci sono imprenditori, accademici e autorità. Perché, dopo che le inchieste della Procura di Milano hanno rivelato casi di caporalato nelle supply chain di alcuni brand, l’intero sistema risponde alla chiamata a un nuovo senso di responsabilità. Appuntamento il 24 settembre a Lineapelle (Fieramilano Rho) alle ore 12 nell’Area Talk del Padiglione 2 per il convegno “Moda e legalità: verso un futuro sostenibile nella filiera della pelle”. Lo organizza Confindustria Accessori Moda.
Il programma
Apre i lavori del convegno “Moda e legalità” il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, con un intervento sul Protocollo d’intesa per la legalità degli appalti nella filiera della moda. Partecipano i presidenti delle associazioni: Giovanna Ceolini (Confindustria Accessori Moda), Claudia Sequi (Assopellettieri) e Roberto Tadini (Associazione Italiana Pellicceria) con Giorgio Possagno (direttore generale Assocalzaturifici). Andrea Sianesi, professore di Operations and Supply Chain Management del Politecnico di Milano, illustra “La Piattaforma digitale di filiera, archivio centralizzato di dati riguardanti il settore della produzione moda”.
Gli approfondimenti
Gian Piero Geminiani, avvocato e legal advisor di UNIC – Concerie Italiane e Lineapelle, parlerà del “Panorama attuale e sviluppi futuri della legalità nel settore della pelle”. Mentre Patrizia Pierro, ufficio legale di UNIC, terrà un intervento su Sicurezza e salute nelle concerie. Focus della relazione di Sabrina Frontini, direttore di ICEC, è l’importanza delle certificazioni di terzo tipo ed il ruolo dell’Istituto di Certificazione accreditato: focus sulla qualifica della filiera pelle”.
(foto d’archivio)
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