La pelle a Pitti: sportiva per gli zaini, innovativa per Serapian, di zebù per Afar

Pelle sempre più sinonimo di alta qualità. Lo sta dimostrando Pitti Immagine Uomo, oggi al terzo e penultimo giorno, manifestazione di riferimento per il menswear che sta registrando una grande affluenza. La pelle viene utilizzata non solo per le calzature (sneaker su tutti) ma soprattutto per zaini e abbigliamento. Lo zaino maschile infatti, che da un paio di collezioni sta prendendo piede, è diventato l’accessorio a cui l’uomo non può rinunciare. Tateossian London, marchio di gioielli, ha presentato una speciale capsule di pelletteria con zaini ipercontemporanei. Rigorosamente in pelle. Da Brunello Cucinelli a Lardini e Roy Roger’s, molte aziende dell’abbigliamento hanno dato ampio spazio ai pellami, scegliendo quelli leggerissimi per realizzare i capospalla. Tra le novità c’è Serapian, storico brand milanese di pelletteria di lusso, che ha presentato Smooth, vitello dalla superficie estremamente liscia grazie a uno speciale processo di rifinitura all’anilina che dona un effetto naturale estremamente compatto. Edmos by Filippo Fanini, famiglia che da oltre 30 anni si occupa della produzione di capi in pelle per diversi brand internazionali, riutilizza gli scarti di pelle durante la fase di produzione. Il risultato è un mosaico composto di centinaia di pezzi che assemblati, ricreano “una nuova pelle”. La curiosità è Afar, brand africano che ha scelto la pelle di zebù per le sue borse (nella foto). (mv)

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