Lineapelle New York apre la finestra sugli USA e affronta una congiuntura complicata

Aprono in queste ore gli stand di Lineapelle New York, evento di riferimento per la filiera della fashion & luxury  industry americana, che ospita fino a domani 132 espositori (86 italiani): 101 concerie, 13 produttori di accessori e componenti, 18 specializzati in tessuti e sintetici. Tra presentazioni delle tendenze estive 2020 (tre, tra oggi e domani) e l’esordio degli Innovation Talks (il format dedicato all’innovazione che nasce dall’esperienza di Lineapelle Innovation Square), che tipo di mercato si sta per presentare al Metropolitan Pavilion?

Secondo le elaborazioni UNIC – Concerie Italiane (su dati ISTAT), la congiuntura si mantiene profondamente incerta. L’export di pelli finite, a ottobre, è calato del 9% su base annua. Il trend ribassista è generalizzato, con eccezione delle croste bovine (in crescita) e coinvolge anche le ovicaprine. Scenario contrastato anche per accessori e componenti, comparto che lo scorso ottobre ha visto crescere dell’1% i volumi esportati verso Washington a fronte, però, di un calo del 3% in valore. Soffrono in modo particolare suole e fondi per calzatura. Cresce il valore delle minuterie metalliche (ma le quantità perdono quota), mentre è opaca la situazione di mercato per tessuti, sintetici e succedanei della pelle. A domani per iniziare a capire, dalla voce dei suoi visitatori, se Lineapelle New York conferma questo trend o propone qualche prospettiva.

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