Un anno fa APLF Hong Kong, appuntamento fieristico di riferimento per l’area pelle asiatica, si era chiusa con la consapevolezza dei 1.200 espositori presenti di avere partecipato a una fiera “poco movimentata rispetto alle precedenti, con la sensazione di un sensibile calo dei visitatori di Pechino”. La causa: il cambiamento produttivo della Cina, un po’ meno “fabbrica del mondo” e molto più esposta di un tempo alla concorrenza dei Paesi limitrofi. Dodici mesi dopo, dal 29 al 31 marzo, APLF Leather&Materials+ arriva con la sua 33a edizione, attendendo la visita di oltre 16.000 operatori di mercato e cadendo in una fase congiunturale simile, ma diversa a quella datata 2016. La Cina, infatti, resta ancora un universo tutto da reinterpretare: il suo export di accessori in pelle, nonostante la lieve fiammata di gennaio, è tornato a essere fortemente recessivo; le sue concerie (ridotte di numero per fattori ambientali e non solo di mercato) girano sotto regime; i suoi buyer di materia prima hanno messo, a livello globale, in stand by gli acquisti. Proprio le pelli grezze, alla luce dell’eccesso di tensione sui listini che sta fortemente preoccupando i conciatori europei (situazione paradossale, dato che, in estrema sintesi, l’offerta di materia prima è maggiore della domanda di pelli finite), sarà dunque sotto i riflettori a Hong Kong, vista la storica identità di APLF, nella quale “tanto si parla e si tratta di materia prima”, ci conferma un espositore pronto a decollare per il Far East insieme a altre 57 aziende italiane, raggruppate nella collettiva coordinata da UNIC/UNAC. APLF ospiterà anche alcuni workshop di interesse per la filiera, anticipati domani (28 marzo) dall’assemblea di ICT (International Council of Tanners). Tra i tanti eventi, si parlerà proprio di materia prima e prezzi mercoledì 29 marzo nell’incontro “What’s Up Next for the Hide & Leather Market?”, mentre giovedì 30 marzo si discuterà di scenari calzaturieri durante la “Global Footwear Retail Conference” e di sostenibilità nell’evento Sustainability in the Leather Supply Chain”.