Obuv volta pagina: nuova sede e durata più breve. La fiera della calzatura e della pelletteria, inaugurata nel 1969, si svolge a Mosca dal 14 al 16 ottobre. Saranno presenti oltre 80 marchi provenienti da Italia, Spagna, Bielorussia, Russia, San Marino e Francia. Le aspettative degli espositori per questa edizione sono molto (ma molto) prudenti. Nel frattempo, alcune aziende che hanno esposto alla recente edizione di La moda italiana@Almaty hanno segnalato difficoltà nel far arrivare i campioni dal Kazakistan.
Obuv volta pagina
L’edizione in programma da martedì 14 a giovedì 16 ottobre apre un nuovo capitolo per Obuv Mir Kozhi. Il salone moscovita cambia sede: non si svolgerà più all’Expocentre, ma al padiglione 57 del VDNKH Exhibition Centre (nella foto, tratta da www.introducingmoscow.com) di Mosca. Inoltre, abbandona la consueta durata di 4 giorni: si limiterà a 3 giornate. Il salone russo è organizzato da JSC Expocentre e la partecipazione delle aziende italiane è sostenuta da Assocalzaturifici.
Cercare qualcosa difficile da trovare
“Partecipiamo alla fiera per non abbandonare completamente il mercato russo che si è notevolmente ridotto” osserva Gianfranco Butteri che espone col suo marchio omonimo e con Lab Milano insieme al socio Ilasio Renzoni. “Sinceramente andiamo a Mosca a cercare qualcosa che è ormai difficile da trovare. Gli ostacoli per ricevere i pagamenti dai nostri clienti sono sempre più alti- prosegue Butteri -. Credo che l’unica speranza che abbiamo per ridare un po’ di entusiasmo e riportare questo mercato alla normalità sia la fine della guerra con l’Ucraina. Non è più un problema di prezzi o di collezione. Il problema è che è difficilissimo vendere qualsiasi tipo di modello a qualunque prezzo”.
Nuova sede
“La nuova sede non è migliore della precedente e credo che anche una durata più corta (ma agli stessi costi) non agevoli gli espositori” esordisce Marino Fabiani, uno dei decani dell’export italiano in Russia. “Ma la cosa più grave è che non sono arrivati ancora i campioni da esporre a una decina di aziende che avevano partecipato a La moda italiana@Almaty. La dogana russa ha bloccato le valigie. Le difficoltà sono tante e, invece di ridursi, aumentano. In questo contesto è sinceramente difficile mantenere un approccio positivo alla manifestazione fieristica”. (mv)
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