Pitti Uomo, bilancio positivo: più visitatori, pelle in primo piano

Pelle tridimensionale per giacche e sneakers, lunghi cappotti in montone e agnello rovesciati, pellami dall’effetto bruciato per zaini e scarpe classiche (come nel “burned calf” di a.testoni), vintage di successo su pelletteria e calzatura. La ricerca dei materiali è stata al centro della moda proposta per la stagione fall-winter 2017 a Pitti Uomo, che oggi ha comunicato i numeri dell’edizione chiusa venerdì scorso. Oltre 36.000 presenze, 25.000 buyer (in aumento del 4% rispetto alla precedente edizione invernale). In crescita del 2,5% i compratori esteri, +5% sul fronte italiano. Tra le novità presentate ha spiccato l’uomo-androide disegnato dallo stilista coreano Juun J (nella foto): senza taglia, senza limiti nel mix di materiali (tra cui soprattutto pelle) sviluppati in volumi 3D. Il pellame acquista una struttura quasi scultorea nelle sneakers, spesse e rialzate, anche per oXs. La scarpa sportiva in pelle è urban e funzionale, spesso con chiusura a zip laterale oppure a strappo. Pelliccia e montone appaiono ovunque, sia per giacche che sopra scarpe sportive, come nella versione ghetta asportabile proposta da D.A.T.E. L’uso della pelle è infine votato a un luxury vintage, in versione used, lavata, vissuta. Non sarà una novità, ma è uno stile di successo, come conferma l’andamento di produttori italiani specializzati, come Minoronzoni e Campomaggi che annunciano un aumento del fatturato del 25%. Dal 21 al 23 gennaio è in arrivo a Firenze l’82a edizione di Pitti Bimbo. (mvg)

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