“Sì, ma quanto costa?”. Il secondo giorno di OBUV, a Mosca: fiera viva, buyer attentissimi al prezzo

“Non dicono più quant’è bello: chiedono quanto costa”. Anche OBUV, in corso di svolgimento a Mosca (si concluderà venerdì), ripropone uno dei ritornelli ascoltati durante i precedenti appuntamenti fieristici calzaturieri internazionali. A tutte le latitudini i compratori vanno a caccia del prezzo. “Da un lato c’è un cambio di mentalità, con il consumatore che vuole spendere meno, non cerca il lusso ma articoli a prezzi più accessibili, dall’altro è probabile che certi buyer del lusso abbiamo altre modalità di acquisto” è l’analisi di Andrea Brotini di Pakerson, presente a Mosca. “Quanto a OBUV, personalmente la ritengo migliore rispetto alla precedente edizione estiva, ma, per ora, al di sotto di quella di un anno fa” osserva l’imprenditore toscano. “Le vendite della scorsa stagione estiva non sono state all’altezza delle aspettative in Russia e questo ha creato molto invenduto e i buyer comprano meno”. Le presenze ci sono, la fiera è viva, ma, ovviamente, è il mercato a guidare la danza. Su quale ritmo, forse, è ancora presto per dirlo. Aggiornamento a domani, quando a Mosca si aprirà il terzo e penultimo giorno di fiera. Foto di repertorio. (mv)

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