L’indicazione testamentaria dà una prospettiva di 18 mesi per l’iniziale apertura del capitale del gruppo a partner strategici. Fondazione Armani, a meno di un mese dalla morte del fondatore, ha già iniziato la ricerca dei candidati per il 15% del gruppo (la cui valutazione oscilla tra i 5 e i 12 miliardi di euro). Secondo Reuters, che dà la notizia in esclusiva, ad assistere il brand nell’operazione è Rothschild & Co, il cui CEO del ramo italiano, Irving Bellotti, siede nel CdA della Fondazione Armani.
La ricerca dei candidati per il 15%
La strada è quella indicata da Giorgio Armani nel suo testamento. Il gruppo ha due possibilità per il futuro: o stringere con un partner (il fondatore ha indicato i suoi preferiti: uno tra LVMH, L’Oréal ed EssilorLuxottica) o percorrere la trafila per la quotazione in Borsa. Al momento la Fondazione sta vagliando la prima possibilità: per quanto risulta a Reuters, avrebbe già preso contatti con L’Oréal, mentre avrebbe escluso la possibilità di rivolgersi a fondi di private equity. Il processo di selezione non sarà né semplice né breve: ancora secondo il lascito, lo stesso partner tra il terzo e il quinto anno dall’apertura del testamento, potrà salire fino al 54,9% del gruppo e, poi, fino al 70%. Una scelta da ponderare bene.
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