Tre soluzioni per tre crisi. Dainese cerca un nuovo proprietario. Le Coq Sportif l’ha trovato. Mentre Gabor licenzia nel suo stabilimento portoghese. Tre strade diverse per tre aziende che stanno affrontando un calo delle vendite, più o meno deciso.
Tre soluzioni per tre crisi
Il fondo Carlyle è in trattative per cedere Dainese ai creditori HPS Investment Partners e Arcmont Asset Management. Secondo quanto riporta Bloomberg, Dainese ha accumulato perdite dopo che Carlyle l’ha acquistata nel 2022. Per risolvere la situazione, all’inizio del 2025 la società di private equity statunitense ha dato il via ai negoziati sul debito con i due principali creditori. Ma secondo il NordEst ci sarebbero anche altri soggetti in trattativa. Dainese, che dà lavoro a oltre 1.000 dipendenti a livello globale e controlla i marchi AGV (caschi) e TCX (calzature), oltre a Dainese (abbigliamento protettivo), ha chiuso il 2024 con una perdita di quasi 120 milioni di euro, circa il triplo dei 43 milioni del 2023. Secondo un portavoce di Dainese la ricapitalizzazione non provocherà nessun impatto “sulle operazioni quotidiane, sui dipendenti, sui fornitori o sui clienti”.
E Le Coq Sportif
Il marchio francese Le Coq Sportif è ora di proprietà del consorzio guidato dall’imprenditore franco-svizzero Dan Mamane. La sua proposta è stata giudicata la migliore dal Tribunale commerciale di Parigi che gestisce la crisi del marchio del galletto. La proposta di Mamane prevede “contributi economici per 70 milioni di euro” e tra 89 e 94 licenziamenti, dopo la creazione di 14 nuove posizioni. Lo scrive Fashion Network. Nonostante i numerosi prestiti garantiti che lo Stato ha erogato negli ultimi anni, il marchio (300 dipendenti) è stato posto in amministrazione controllata nel novembre scorso. Nel primo semestre 2024 aveva registrato ricavi per 82 milioni di euro (+30%), ma con una perdita netta di 18 milioni. Mamane sarà supportato dal fondo di investimento Mirabaud Patrimoine Vivant, dal gruppo giapponese Itochu, proprietario del marchio in Asia, e da Udi Avshalom, esperto di sneaker ed ex COO di Adidas. Il nuovo CEO del marchio è Alexandre Fauvet, ex Lacoste ed ex CEO del marchio di calzature Fusalp. Obiettivo di Le Coq Sportif: raggiungere un fatturato di 300 milioni di euro entro il 2030 (rispetto ai 122 milioni del 2023).
E Gabor
Il gruppo calzaturiero tedesco Gabor sta tagliando 222 posti di lavoro nello stabilimento produttivo di Silveiros, in Portogallo. È la seconda ondata di licenziamenti, visto che nella scorsa primavera l’azienda aveva licenziato 67 dipendenti. Il numero totale degli addetti si è quindi assottigliato a circa 760. Licenziamenti necessari principalmente, scrive ShoezBiz, a causa del crollo delle vendite sul mercato tedesco. Gabor è attiva in Portogallo dal 1986 e gestisce lo stabilimento di Silveiros dal 1991. Secondo quanto riporta Shoez.biz circa l’85% delle scarpe Gabor viene prodotto in Portogallo e Slovacchia. (mv)
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