Kering a caccia di liquidità: arriva un altro bond da 750 milioni

Kering a caccia di liquidità: arriva un altro bond da 750 milioni

Kering a caccia di liquidità. Il numero 2 del lusso mondiale sta compiendo alcune operazioni che sembrano avere un obiettivo ben chiaro. In altre parole: rinvigorire le casse della società sfiancate dalla crisi del lusso. La perdita di fatturato e di utili di Gucci – che si riflette su tutto il gruppo – ha, infatti, ridotto il cash flow. L’azienda, invece, deve necessariamente investire al fine di invertire la rotta del suo principale marchio. Ecco, allora, che arrivano cessioni di immobili e le emissioni di bond.

Kering a caccia di liquidità

A marzo 2024 Kering aveva emesso un’obbligazione per 1,75 miliardi di euro. A novembre 2024 aveva ripetuto l’operazione con un bond da 750 milioni. Siccome non c’è due senza tre, ieri – 20 maggio 2025 – la società controllata dalla famiglia Pinault ha annunciato l’emissione di un nuovo bond da 750 milioni. Totale 3,25 miliardi di euro, quasi il 20% del fatturato del gruppo nel 2024.

 

 

Un altro bond da 750 milioni

Questa emissione – comunica il gruppo- è “in linea con la gestione attiva della liquidità e consente a Kering di aumentare la propria flessibilità finanziaria“. JP Morgan ha affermato che queste obbligazioni sono state interamente collocate sul mercato. “Il successo dell’offerta – si legge sul sito investing.com – riflette la fiducia del mercato nella salute finanziaria dell’azienda e nella sua capacità di far fronte ai propri obblighi. L’emissione di queste obbligazioni fa parte della più ampia strategia finanziaria dell’azienda per garantire finanziamenti a lungo termine e ottimizzare la propria struttura del capitale”.

Riorganizzazione continua

Appare evidente come Kering stia cercando di mantenere stabile il livello di liquidità. Il conglomerato del lusso è alle prese con il crollo delle vendite di Gucci e sta cercando in tutti i modi di invertire la rotta. È la priorità assoluta, come hanno confermato i manager durante l’ultima conference call. Non a caso Kering sta continuando a rimodellare la struttura della griffe. Ha cambiato il direttore creativo e sta continuando a riorganizzare i dirigenti di alto livello. Le minori vendite di Gucci influenzano negativamente non solo i margini di Kering, ma anche il suo cash flow. Ecco perché, in vista degli investimenti necessari per attirare clienti e sviluppare le vendite, Kering ha fatto scorta di risorse finanziarie. (mv)

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