È ora di fare i conti. E, soprattutto, di capirsi sul futuro di un’operazione impostata in una cornice di business molto diversa. La prossima primavera Kering e Mayhoola devono decidere se attivare la clausola che consente al gruppo francese di scalare al 100% Valentino, di cui ha acquisito il 30% nel 2023. Secondo il retroscena di Glitz.Paris, sull’esercizio dell’opzione si addensano dubbi.
Le valutazioni di Kering e Mayhoola
Agli inizi del 2024, ricorda la testata parigina, si stimava che l’esborso di Kering per l’acquisizione della totalità di Valentino sarebbe stato di 4 miliardi di euro (inclusi gli 1,7 necessari a comprare il 30%). Ai tempi, però, il rallentamento del mercato del lusso non era esacerbato come oggi. Così come ancora non si sapeva che la ripartenza di Gucci, brand ammiraglio del gruppo Kering, era lontanissimo da venire e che le stesse performance di Valentino si sarebbero deteriorate. Proprio per questo da una parte gli azionisti di Kering sarebbero molto preoccupati. Di cosa? Degli oneri finanziari derivanti dall’acquisizione del marchio (opzione valida fino al 2028) alla luce delle performance del gruppo e del livello di indebitamento. Mentre dall’altra ai piani alti del fondo Mayhoola considerano che il prezzo di Valentino, indicizzato ai risultati del bilancio 2024 (in perdita di 78 milioni), si attesti tra gli 1 e 1,39 miliardi.
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