Nuovo CEO per Geox. Nuovo bond per Dainese. Dopo 17 mesi, Enrico Mistron non è più alla guida di Geox. Al suo posto arriva Francesco di Giovanni, che dallo scorso gennaio era senior advisor finanziario della società veneta. Intanto, con l’obiettivo di avviare un percorso di risanamento, Dainese ha emesso un bond da 25 milioni di euro. A sottoscriverlo sono i due suoi principali fondi creditori: HPS Investment Partners e Arcmont Asset Management.
Nuovo CEO per Geox
Con 1 milione di euro di buonuscita, Enrico Mistron non riveste più l’incarico di CEO da Geox (a sinistra nella foto). Con un annuncio a sorpresa, l’azienda ha comunicato che il nuovo CEO è Francesco Di Giovanni, 68 anni, esperto di finanza. Dovrà attuare il nuovo piano industriale appena approvato e messo appunto dal suo predecessore (fonte Il Gazzettino). Geox è, in un certo senso, abituata ai cambi al vertice. Di Giovanni è, infatti, il settimo CEO in 13 anni. Nel marzo 2024, Mistron aveva sostituito Livio Libralesso (2020), che a sua volta era subentrato a Matteo Mascazzini (2018). Primo di lui Gregorio Borgo (2017), Giorgio Presca (2012) e, prima ancora, Diego Bolzonello. Il mercato sembra approvare la mossa: ieri il titolo Geox ha chiuso in rialzo.
Nuovo bond per Dainese
Dainese (a destrra nella foto) ha emesso un prestito obbligazionario senior da 25 milioni di euro “ai sensi delle facilities esistenti, con lo stesso rango delle altre obbligazioni senior garantite con scadenza nel 2028”. Ciò significa che l’emissione è avvenuta “nel quadro di accordi di finanziamento già esistenti, come previsto nei contratti o piani di finanziamento precedenti”. Secondo quanto risulta a BeBeez, il bond è stato sottoscritto dai due fondi creditori principali, HPS Investment Partners e Arcmont Asset Management.
L’origine dei debiti
Sono gli stessi fondi che, secondo le notizie diffuse negli ultimi giorni, hanno acquistato Dainese al prezzo di 1 euro. L’operazione non è stata né confermata e né smentita dalle parti. HPS e Arcmont avevano finanziato l’acquisizione del brand da parte del fondo Carlyle nel 2022 attraverso la sottoscrizione di 285 milioni di euro di bond. Allora, Carlyle aveva valutato Dainese 630 milioni di euro. Secondo Il Piccolo, l’origine dei debiti di Dainese è da ricercare proprio nel passaggio di proprietà del 2022. Per finanziare l’acquisto del marchio, venne emesso un bond da 260 milioni di euro che finì poi nelle passività di Dainese. I nuovi proprietari erano fiduciosi che lo sviluppo delle vendite del marchio avrebbe permesso loro di coprire gradualmente tale debito. Cosa che non avvenne. Il bilancio 2024 si è chiuso con una perdita di 120 milioni di euro. Mentre l’azienda da 450 dipendenti con sede a Colceresa (Vicenza) è gravata da circa 300 milioni di euro. Infatti, è in attesa di un risanamento finanziario per poter pensare a un definitivo rilancio. (mv)
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