Durante l’ultima edizione di Lineapelle (23-25 settembre, Milano), due eventi hanno mostrato come l’AI stia trasformando concerie, supply chain e creatività. Non più solo abilità manuali, oggi i bottali sono laboratori di dati, dove algoritmi individuano difetti nascosti, ottimizzano tempi e consumi, persino nel trattamento delle acque reflue. È il caso del progetto Aquarno, che evita dispersioni inquinanti. Un salto enorme se pensiamo che fino a pochi anni fa l’intelligenza artificiale non esisteva in questi contesti. Oggi chi non la adotta rischia di restare fuori mercato. Per scoprire come Lineapelle e l’AI possano coesistere, basta leggere “Il futuro è oggi” sul mensile di novembre La Conceria.
Lineapelle e l’AI
Lineapelle, per esempio, ha ospitato la tappa “Trame intelligenti: l’intreccio tra moda ed AI”, pensata per diffondere la cultura digitale tra le PMI. Qui è stata presentata Ingenium – Made in Italy Innovation Platform, acceleratore della trasformazione digitale della filiera moda. I visitatori hanno sperimentato l’AI Space, dove startup internazionali hanno mostrato soluzioni innovative, e hanno incontrato LENA, assistente virtuale multilingue capace di rispondere in tempo reale. Un progetto futuro che prevede anche di valorizzare l’archivio storico di Lineapelle con l’AI generativa, rendendolo accessibile già dai prossimi saloni internazionali.
PMI italiane tra ritardi e opportunità
Secondo Stefano da Empoli di I-Com, invece, l’Italia resta indietro rispetto all’Europa: nel 2024 solo l’8,2% delle imprese ha adottato l’AI, contro il 13,5% della media UE. Nel settore moda la percentuale è in linea con il manifatturiero, ma la differenza tra grandi aziende e microimprese è enorme: oltre il 32% di adozione tra le prime, appena il 6,9% tra le seconde. Eppure proprio le PMI potrebbero trarre i maggiori vantaggi, riducendo lo svantaggio di scala. L’AI può migliorare produttività fino al 50%, dalla creatività al marketing, fino a logistica e produzione. Il nodo resta la formazione: l’adozione deve partire dall’imprenditore, con progetti pilota mirati e attenzione agli aspetti legali ed etici. Solo così la moda italiana potrà colmare il divario e sfruttare appieno le opportunità offerte dall’AI.
Clicca qui per leggere sfogliare “Se son debutti, fioriranno”
Il mensile La Conceria è riservato agli abbonati: scopri le formule di sottoscrizione
Leggi anche:








