4,45 miliardi di bond: LVMH si prepara all’acquisto di Dior. E se non bastasse?

Che l’acquisizione del gruppo Dior sarebbe stata finanziata anche con linee di debito era nelle intenzioni sin dall’inizio. Ora il gruppo LVMH passa dalle parole ai fatti immettendo sul mercato bond per 4,5 miliardi (stando alle prime valutazioni, il costo dell’operazione dovrebbe aggirarsi sui 6,5 miliardi di euro). Le obbligazioni sono divise in quattro tranche: con scadenza a 18 mesi e rispettivamente a 3, 5 e 7 anni. Stando a quanto riporta un’agenzia Reuters, l’accordo prevede che LVMH potrà riscattare i bond se la fusione non dovesse andare in porto, o se non dovesse accadere entro il marzo 2018. Compiuto il primo passo, il Wall Street Journal si interroga sula possibilità che l’acquisizione vada in porto così come congegnato da Bernard Arnault (nella foto). A poche settimane dall’annuncio del piano, emergono alcune criticità. Innanzitutto, il metodo impiegato dal patron del colosso francese per fissare il valore delle azioni delle tre holding coinvolte (Dior, LVMH e Hermès, di cui Arnault ha ancora una quota di cui vuole liberarsi) porta a una sottovalutazione proprio del titolo Dior. Di converso, l’annuncio del piano ha spinto a una svalutazione del titolo Hermès a alla crescita di quello LVMH. Il risultato dei movimenti concentrici è, in estrema sintesi, che Arnault potrebbe ritrovarsi a dover rivedere i valori finanziari del proprio progetto.

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