553 milioni per Cucinelli (+8%), 93 per Harmont & Blaine (+9%): per i due brand, il 2018 si è chiuso “in modo splendido”

Brunello Cucinelli chiuderà il 2018 a 553 milioni di euro di ricavi, con un aumento sul 2017 dell’8,1% a cambi correnti (+10,7% a cambi costanti). Questi i risultati preliminari della griffe umbra, che hanno avuto un ottimo impatto sulla quotazione del titolo alla Borsa di Milano. Nello specifico è stato registrato un aumento delle vendite dell’8,8% sui mercati internazionali e del 4,2% a 88,3 milioni su quello italiano (incidenza del 16% sul totale). In grande spolvero la Cina, il cui fatturato è cresciuto del 28,5% rispetto a quello del 2017. Gli accessori, come scarpe e borse, pesano per circa il 15%. Per Brunello Cucinelli (a sinistra) è “un altro anno chiuso in modo splendido, sia in termini di numeri sia sotto il profilo dell’immagine generale del brand a livello mondiale. Il gruppo continua ad avere fiducia e a investire in Italia”. Le stime del 2019 inducono l’azienda a pensare ad un altro anno con una crescita a doppia cifra.
Harmont & Blaine ha chiuso il 2018 con ricavi a quota 93 milioni di euro (+9%) con una quota export del 70%. Il focus 2019 prevede investimenti in Cina e Spagna. Nel Paese della Grande Muraglia, il bassotto possiede 8 punti vendita e ha in programma 3 nuove aperture e il lancio del canale online insieme a un partner cinese specializzato, in base a quanto dichiara Paolo Montefusco (foto a destra), ceo del brand. In Spagna, principale mercato europeo, dove Harmont & Blaine è distribuito con monobrand e 22 corner shop all’interno di El Cortes Inglés, verranno aperti 7 nuovi punti vendita. “Ottimi risultati arrivano anche dal Messico e apriremo nell’ex Unione Sovietica, Il Cairo ed Istanbul” afferma Montefusco. (mv)

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