La faccenda è seria, perché per rilanciare e risanare Kering, per il quale si calcola un quadro debitorio superiore ai 10 miliardi di euro, la sfida è enorme. E Luca de Meo, CEO appena insediatosi con la missione di portare nella moda le abilità già dispiegate nell’industria automobilistica, darà fondo al suo stile marziale per riuscire nell’impresa. Il manager (che ai tempi della FIAT era considerato il delfino di Sergio Marchionne) ha un metodo in grado di plasmare il luogo di lavoro.
Pur di risanare Kering
“Mai riunioni con più di 12 persone, durata massima un’ora con l’impegno di lavorare 65 ore alla settimana sei giorni su sette”. Sono queste alcune delle regole di de Meo, scrive il Corriere della Sera sulla base di uno studio della Harvard Business School. Il CEO ha grande attenzione alle relazioni personali in azienda: è disponibile con tutti, ma a patto che non gli facciano “perdere tempo”. Per le comunicazioni privilegia il contatto diretto, “utilizzando WhatsApp rispetto alle email”, mentre una regola fondamentale recita: “Parlare male di sé stessi ma non dei colleghi”. Il vero cuore del metodo di de Meo è, in ultima istanza, il perfezionismo. “Il mio trucco è stato sempre quello di diventare migliore in tutto ciò che gli altri magari non si aspettano da un italiano – ha detto lui stesso –: più puntuale di un tedesco, più disciplinato di un giapponese, più resistente al Maotai (liquore cinese, ndr) di un dirigente cinese”.
Foto Imagoeconomica
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