Cavalli, accordo sindacale a Roma: gli esuberi calano da 200 a 89. Ma chiude Milano ed esternalizza la stamperia

È stato raggiunto ieri a Roma al Ministero del Lavoro un accordo tra le sigle sindacali e l’azienda Roberto Cavalli, grazie al quale gli oltre 200 esuberi previsti, per la maggior parte in Italia, saranno ridotti a 89. Questo numero comprende anche i dipendenti della stamperia, per la quale è stata confermata l’esternalizzazione. Per quanto riguarda lo stabilimento di Firenze, gli esuberi da 77 sono scesi a 50, di cui 15 saranno su base volontaria e altri 25 sono considerati come posizioni legate al trasferimento delle attività della stamperia. Confermata quindi la chiusura della sede di Milano, con la concentrazione dell’operatività della società all’Osmannoro, nel comune di Sesto Fiorentino. “Siamo molto soddisfatti di questo accordo – ha commentato Gian Giacomo Ferraris, amministratore delegato della maison – che è propedeutico al rilancio dell’azienda su cui stiamo lavorando con impegno e dedizione. Come ho dichiarato al momento dell’annuncio della riorganizzazione, sono convinto che Cavalli abbia in sé quanto necessario per ripartire». Soddisfazione, anche se con toni pacati, da parte dei sindacati: “Abbiamo ottenuto una significativa riduzione degli esuberi e un incentivo all’esodo superiore alla scorsa mobilità”, commenta Bernardo Marasco della Filctem Cgil Firenze che si unisce alla speranza del rilancio dell’azienda. Una richiesta dalle organizzazioni sindacali: che il lavoro demandato ai contoterzisti, sia della stamperia sia degli altri settori, sia il più possibile localizzato sul territorio toscano e permetta il maggior numero di ricollocazioni tra gli esuberi di Cavalli. (mvg)

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