“Investire è l’unico modo per rafforzare una partnership”. Bruno Pavlovsky, presidente delle attività moda di Chanel, assicura che la griffe investirà ancora nel Made in Italy. Perché? Per salvaguardare la supply chain ed essere così sicuro che tra 20 anni Chanel continui ad essere protagonista del lusso.
Chanel investirà ancora nel Made in Italy
Di recente Chanel è entrato nel capitale dell’azienda tessile lariana Mantero, nel calzaturificio romagnolo Grey Mer e nell’impresa fiorentina Leo France, specializzata in bigiotteria e accessori metallici per il lusso. Acquisire una quota dell’azienda della propria filiera o stipulare un accordo commerciale sono le due opzioni con le quali Chanel investe nella filiera. E continuerà a farlo, come ha assicurato Pavlovsky a MF Fashion. “Voglio essere certo che Chanel nei prossimi 20 anni continui a essere Chanel – sono le sue parole –. Non voglio controllare tutto, ma essere sicuro che questi gioielli (italiani ndr) continuino a esistere”.
Per metà italiana
Pavlovsky ribadisce di nuovo come Chanel sia un marchio per metà italiano. Anzi, nella manifattura ha più dipendenti italiani che francesi. Questo è sicuramente un punto di forza per la griffe. E il manager lo sottolinea parlando del momento che sta attraversando il settore del lusso: “Ci siamo salvati perché continuiamo a investire in maniera importante nella creazione e nel prodotto. Ci siamo sempre presi cura della qualità, ma non con la stessa profondità. Bisogna essere in grado di raccontare e tracciare tutta la filiera. Immagino che nel prossimo futuro, con il passaporto digitale che stiamo sviluppando, saremo anche in grado di comunicare tutte queste informazioni ai nostri clienti”.
Il momento
Il presidente delle attività moda di Chanel spiega così il momento critico del lusso: “Gli ultimi tre/quattro anni dopo il Covid sono stati contrassegnati da un successo incredibile, che è stato una trappola”. E affronta anche la questione prezzi: “Siamo l’unico marchio di lusso ad avere un’armonizzazione dei prezzi che ritengo sia importante per i clienti”. Aumento negli USA? “È un po’ troppo presto per dire cosa faremo”. (mv)
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