Gucci, Francesca Bellettini e la responsabilità di filiera. Il marchio di punta di Kering ha nominato il suo quarto CEO in 2 anni. Il conglomerato francese del lusso, in difficoltà, sta riorganizzando i vertici aziendali sotto la guida del nuovo CEO Luca de Meo. Obiettivo: una organizzazione più rapida e snella. Ecco le reazioni (positive e non) all’ennesimo cambio di poltrona di Gucci.
Il quarto CEO in 2 anni
Dopo appena nove mesi, l’ormai ex CEO di Gucci – Stefano Cantino – lascia Kering. Al suo posto arriva Francesca Bellettini (a festra, nella foto Imagoeconomica), che lascia due ruoli. Quello di vice amministratore delegato di Kering e responsabile dello sviluppo di Gucci dal 2023. Con questo passaggio di consegne, il ruolo di “vice CEO di Kering”, occupato in coabitazione con Jean-Marc Duplaix, risulta soppresso. La nomina di Bellettini viene interpretata come un atto di continuità strategica piuttosto che come un cambio di direzione per Gucci.
Le reazioni alla nomina
Reuters sottolinea come Bellettini abbia già svolto un ruolo centrale in molte delle recenti decisioni del marchio. Tra queste l’assunzione dello stesso Cantino e di Demna Gvasalia come direttore creativo. Per questo la sua nomina sembra a molti commentatori “tardiva”. “Francamente, questo è ciò che avrebbero dovuto fare due anni fa“, ha affermato un dirigente del settore lusso al Financial Times. Bellettini, infatti, era stata indicata come la persona giusta per prendere il posto di Marco Bizzarri nel 2023. Invece arrivò Jean-François Palus poi sostituito da Cantino.
Insoddisfatti e preoccupati
Chi crede che Gucci abbia bisogno di una scossa più forte e di un radicale cambio di gestione, non è soddisfatto della nomina di Bellettini. “Cantino non stava dando i risultati sperati, De Meo aveva un grosso lavoro da fare e Bellettini aveva bisogno di un posto dove brillare”, ha detto un altro dirigente del settore al quotidiano britannico. “Bellettini e De Meo sono l’ultima speranza del marchio e, forse, anche di Kering”.
Fiducia e speranze
“Con un CEO del gruppo proveniente da un altro settore (de Meo arriva da Renault, ndr), può essere un plus avere un leader (come Bellettini) con una grande conoscenza del settore della moda, di Kering e di Gucci”, afferma a Vogue Business Mario Ortelli di Ortelli & Co. La speranza degli investitori è che la coppia Bellettini-Demna sia la Bizzarri-Michele. Ma è anche la speranza della filiera produttiva, che al di là del giro di poltrone, auspica al più presto un’inversione di tendenza del marchio. Come sostiene lo stesso Ortelli: “Date le sue dimensioni, Gucci deve essere rilevante per un ampio numero di clienti per generare vendite sufficienti”. Le quantità sono importanti e, oltre a risollevare il marchio Gucci, Bellettini è chiamata a risollevare un’intera filiera. (mv)
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