Gucci Research Lab e Bocconi: 3 anni per studiare come essere disruptive faccia bene a moda e lusso

“Sono molto felice che Gucci e l’Università Bocconi, un ateneo particolarmente apprezzato per la sua ricerca applicata, collaborino insieme a questa iniziativa, che ha l’obiettivo di portare alla luce e valorizzare una serie di variabili sulle quali aziende grandi e piccole devono riflettere. Oggi più che mai, una cultura aziendale chiara e identificativa può rappresentare un fattore critico di successo”. Marco Bizzarri, ceo della doppia GG e artefice con Alessandro Michele (nella foto) delle sue ultime straordinarie performance finanziarie, ha spiegato così il lancio di Gucci Research Lab. Si tratta di un progetto triennale che punta a esplorare il modo in cui le “soft skills” siano capaci di stravolgere, in positivo, il presente e il futuro prossimo di un’azienda. “Soft skills” che, guarda caso, sono quelle che stanno decretando il successo di Gucci: mentalità da start-up, responsabilizzazione dei collaboratori, propensione al rischio, processi decisionali rapidi, organizzazioni interne smart. Quattro i professori di Bocconi coinvolti per un progetto che ogni anno prevede di pubblicare i risultati delle sue analisi. “È un piacere annunciare la costituzione del Gucci Research Lab – dice Il Rettore dell’Università Gianmario Verona -, che si pone l’obiettivo di identificare e studiare le tendenze che stanno definendo l’evoluzione delle organizzazioni in questo secolo, con un focus particolare sul settore della moda e del lusso.”

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