Il debito è un problema, ma Kering “investirà su Gucci e filiera”

Il debito è un problema, ma Kering “investirà su Gucci e filiera”

La cessione della divisone Beauty a L’Oréal è certamente l’occasione per costruire “una partnership strategica che permetta ai nostri marchi di esprimere tutto il loro potenziale”. Ma parlando con Milano Finanza Luca de Meo non ci gira intorno: “Dovevo anche trovare un modo di ridurre il debito di Kering: la cessione ci consente di alleggerirci su questo fronte”. Quella del CEO ex Renault (in foto, Imagoeconomica) non è però una resa: l’intenzione non è sacrificare la grandeur del gruppo alle necessità contabili. Anzi. Liberarsi dell’onere della gestione della divisione serve per “concentrare gli sforzi su quello che sappiamo fare e dove abbiamo una taglia critica: i marchi del fashion”.

 

 

Seguiranno gli investimenti

“Continueremo a cercare di ridurre il debito – chiarisce de Meo –. È una priorità per tutto il management. Al tempo stesso, dobbiamo concentrarci per rimettere sui binari tutti i nostri marchi. In particolare, Gucci”. Kering continuerà a investire, tarando bene gli obiettivi. A proposito dei brand, il CEO immagina “un gruppo che sviluppi il nostro core, la parte fashion, ma vorrei anche renderlo meno dipendente dal ciclo della moda. Significa stabilizzarlo, investendo in categorie che sono strutturalmente meno volatili”. È impossibile parlare di strategie di prodotto senza parlare di filiera, che nel caso di Kering è essenzialmente italiana. “Ho visitato i fornitori perché volevo capire quale fosse la situazione. Credo che ci sia un tema di coordinamento e di investimenti che dobbiamo fare – conclude – per preservare i mestieri e le competenze, anche per rendere i nostri prodotti sempre più qualitativi”.

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