Da LVMH a Gucci, da Burberry a Coupang. Negli organigrammi dei brand della moda le poltrone vacillano e cambiano. La giostra di nomine è conseguenza anche dei movimenti apicali che hanno visto insediarsi tanti nuovi direttori creativi e tanti CEO, fra tutti quella di Luca de Meo in Kering.
Da LVMH a Gucci
Dal prossimo gennaio Antoine Arnault, il secondogenito del miliardario francese Bernard, entrerà nel comitato esecutivo di LVMH, dove raggiunge la sorella Delphine (CEO di Dior). Ne è certo Glitz.Paris. Antoine Arnault è già membro del board di LVMH da 20 anni. Attualmente ricopre il ruolo di direttore immagine e ambiente del gruppo. Dall’inizio dell’anno è anche presidente di Agache Commandité, la holding che controlla la partecipazione della famiglia nel gruppo del lusso, che presto supererà il 50%. Intanto Kering accoglie un nuovo manager dall’industria automobilistica. Dal 15 dicembre Giovanni Perosino sarà il senior vice president marketing di Gucci. Arriva da Maserati, dove ricopriva il ruolo di global chief marketing officer (fonte Milano Finanza).
Burberry e Coupang
Burberry promuove due manager. Matteo Calonaci, già vicepresidente senior per la strategia e la trasformazione dell’azienda, diventa Chief Operating and Supply Chain Officer. Assume cioè il ruolo di supervisore della catena di approvvigionamento al posto di Klaus Bierbrauer, che lascerà l’azienda. Il vicepresidente senior dell’area commerciale e capo dello staff di Burberry Johnattan Leon diventerà invece Chief Customer Officer. Si è dimesso il 10 dicembre il CEO di Coupang, il più grande e-tailer della Corea. Park Dae-jun ha rassegnato le dimissioni, assumendosi la responsabilità di un’enorme violazione di dati presso l’azienda, riporta Reuters. I dati personali di oltre 33 milioni di clienti sono stati trafugati dai sistemi informatici dell’azienda a partire da giugno innescando contraccolpi nell’economia del Paese. Il responsabile amministrativo della società madre negli USA Harold Rogers assumerà l’incarico di CEO ad interim. (mv)
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