Lotteria Chanel: 120.000 in lizza per 499 sneaker da 1.000 euro. Corinne Berrios alla guida della filiale italiana

Se qualcuno avesse ancora dubbi su come, oggi, la parola “sneaker” sia in grado di smuovere anche una montagna, legga questa notizia. Ieri, 23 novembre, a Parigi, da Colette (store che il 20 dicembre chiuderà dopo 20 anni di attività) sono arrivate 499 paia di sneaker, identiche. Prima, significativa, caratteristica di prodotto: non sono in pelle. Seconda, fondamentale, peculiarità: sono prodotte da Adidas, griffate Chanel, pensate in collaborazione con la popstar Pharrell Williams. Fin qui, quasi di niente di speciale. Peccato che i 499 modelli non erano in venduta, perché erano già stati comprati online per la “modica” cifra di 1.000 cadauno (il ricavato Chanel lo devolverà in beneficienza). Ma c’è qualcosa di ulteriormente necessario da segnalare: gli acquirenti sono stati estratti a sorte dai 120.000 che si sono iscritti alla “lotteria” online. Sarah Adelman, direttore creativo e capo buyer di Colette, dice che “si tratta di una collaborazione assolutamente speciale. È la prima volta che Chanel firma un articolo prodotto non di propria manifattura”, aggiungendo che l’acquisto di queste sneaker è un vero e proprio investimento finanziario perché il valore collezionistico di ogni paio potrebbe lievitare fino a 32.000 dollari, forse di più. Nel frattempo, secondo Pambianconews, Chanel avrebbe nominato Corinne Berrios (nel riquadro) ceo della propria filiale italiana, in sostituzione di Pierre Yves Wecxsteen, al quale è stata affidata la Direzione Generale Moda della griffe.

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